Re Carlo III ha rischiato la vita ma ha saputo tenere alta la fama della sua famiglia e la dignità del suo Paese: la reazione fu epica.
Quando si immagina la vita di Carlo d’Inghilterra, a prescindere dai suoi drammi sentimentali e familiari, si pensa sempre a un ragazzo nato per essere Re, estremamente viziato ma senza un problema al mondo. Questa convinzione deriva ovviamente dall’aura di fiabesca perfezione che la Famiglia Reale si impegna a costruire anno dopo anno, ma le cose non sono semplici come appaiono.
Ogni membro della Famiglia Reale, infatti, è esposto a ogni sorta di pericoli. Non va mai dimenticato, infatti, che il monarca e la sua famiglia sono prima di tutto un simbolo e, quindi, come ogni simbolo possono essere distrutti per indebolire ciò che rappresentano, ovvero la forza e l’unità del Paese.
Anche se non sono in molti a saperlo, per questo motivo ogni membro della famiglia reale inglese viene addestrato allo scopo di prepararlo a ogni evenienza. Viene insegnato loro come gestire un’aggressione o un rapimento, ma anche come parlare con individui armati o minacciosi allo scopo di garantire la propria sicurezza mentre le forze dell’ordine si organizzano per intervenire.
Si potrebbe pensare che eventi del genere siano terribilmente rari, e in effetti è così, ma nel corso della loro vita almeno tre membri della famiglia di Elisabetta hanno fatto tesoro di quanto imparato durante l’addestramento.
Quando Carlo rischiò la vita e venne ribattezzato “His Coolness”
Trent’anni fa un giovane Principe Carlo si trovava a Sidney per uno dei consueti viaggi di Stato nei reami del Coommonwealth, cioè nei Paesi dove il monarca inglese è ancora considerato capo di Stato. Quando il monarca non può viaggiare per problemi di età, di salute o per altri impegni, allora invia gli altri “senior royals” in sua rappresentanza.
Ovviamente il Principe di Galles, che ha il titolo nobiliare più importante dopo il Re o la Regina, è la figura più adatta a svolgere questo genere di incarichi. Quando parla in pubblico, quindi, il Principe di Galles parla per la Corona. Proprio pensando a questo, durante quell’evento a Sidney uno studente di 23 anni, David Kang, decise di sparargli. Lo scopo era attirare l’attenzione della Corona sui richiedenti asilo cambogiani che all’epoca erano incarcerati nei campi di detenzione in Australia.
Il giovane si era armato di pistola e cercò di sparare a Carlo per due volte, fortunatamente mancandolo. Mentre le guardie del corpo di Carlo si precipitavano su di lui per bloccarlo, Carlo non fece una piega. Per la sua straordinaria freddezza e compostezza nel fronteggiare un attentato alla sua vita, Carlo fu ribattezzato dai giornali “Sua Freddezza”. Fu lo stesso Carlo a chiedere poi che al ragazzo non fossero comminate pene severe. Oggi David Kang è diventato avvocato.
