La serie Netflix “Sweet Tooth” è una serie post – apocalittica che affronta diversi temi delicati
Sweet Tooth è una serie TV fantastica post-apocalittica, basata sull’omonimo fumetto di Jeff Lemire.
La serie racconta la storia di un ragazzo geneticamente ibrido, metà umano e metà cervo, chiamato Gus.
La sua vita cambia drasticamente quando incontra un burbero ex giocatore di football di nome Jepperd, il quale lo aiuta ad attraversare un mondo devastato e pericoloso alla ricerca delle sue origini.
La narrazione della serie è affrontata con una sensibilità emotiva che si adatta bene al tema.
È in grado di creare una storia che scivola naturalmente tra gli elementi singolari di post-apocalisse, dramma familiare e favola oscura.
Uno dei meriti di Sweet Tooth è quello di essere riuscita ad appassionare gli amanti di vari generi: c’è un po’ di tutto nel mix di storyline.
Elementi da fiaba si combina con azione, avventure, tematiche sociali e sentimentali che fanno della serie un insieme assolutamente cinematografico di momenti straordinari con un cast di personaggi completamente organici.
In sintesi, Sweet Tooth è una serie TV che offre un’esperienza televisiva potente, emotiva e sorprendente, con uno sguardo umanista che riesce ad impiantare in chi la guarda una forte speranza in ciò che l’umanità potrebbe fare di meglio.
Ad aprile è uscita la seconda stagione dal ritmo ancora più incalzante.
I bambini ibridi sono prigionieri e vengono utilizzati per brutali esperimenti per trovare una cura al letale virus che prende sempre più piede.
Riusciranno a scappare e da quel momento inizia la lotta per la loro sopravvivenza.
Pare che Gus sia la chiave di tutto e che abbia un incredibile legame con la natura e gli animali.
Si faranno tutti in quattro per proteggerlo dagli ultimi uomini che gli danno la caccia.
A noi sono piaciute entrambe le stagioni, anche se la seconda non è finita…a voi?
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